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Ostia Antica
           Dopo Pompei ed Ercolano, l’unica città che può
           dare un’idea efficace della vita al tempo dell’antica
           Roma è Ostia.
           La differenza tra le città campane coperte
           dall’eruzione del Vesuvio ed Ostia è che le
           prime mostrano quasi una foto perfetta e
           terribile delle città in quel giorno (il 24 agosto
           dell’anno 79); Ostia è come un film sull’evoluzione
           dell’architettura e dei costumi di una città romana
           nel corso di circa mille anni.
           Ostia era il porto della Roma imperiale.
           Era il centro dei commerci internazionali.
           Lì arrivava il grano dall’Egitto, il vino e l’olio,
           i metalli preziosi e i marmi colorati dalle province
           dell’Impero. Molto è rimasto e merita una visita.
           Le Terme di Nettuno, all’ingresso della città
           serbano stupendi pavimenti a mosaico. Ben
           conservato è il Teatro, dall’alto delle sue gradinate
           si ha un buon panorama sulla città.
           In via della Casa di Diana, tra caseggiati a più
           piani dei quali sono visibili i balconi e le botteghe,
           incredibile è il Thermopolium (tavola calda)
           del II secolo d.C. che conserva il bancone sulla
           strada per la vendita ‘a portar via’, un affresco
           che mostra il menu: legumi, carote, uova e
           cacicavalli.
           Notevoli il Foro con il Capitolium e la Domus di
           Amore e Psiche. Un brivido particolare si prova
           entrando nel Mitreo delle Terme del Mitra e
           sedendosi sugli antichi triclini in pietra accanto
           all’ara triangolare.

     Teatro

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