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Schola Cantorum

San Clemente

Visitare la basilica di San Clemente è come fare un viaggio nello spazio e
nel tempo. Tre luoghi di culto uno sull’altro. Si scende nelle viscere della
terra e in quelle della storia.
La Basilica Superiore mostra la struttura degli inizi del XII secolo a tre
navate absidate divise da sedici belle colonne di spoglio. Sull’elegante
pavimento cosmatesco fu posta la Schola Cantorum utilizzando parte degli
elementi della precedente, sotterranea, Schola. Il catino absidale è ornato
da un pregiato mosaico con il Trionfo della Croce, tra i capolavori della
scuola romana del XII secolo.
La Cappella di Santa Caterina custodisce i celebri affreschi di Masaccio e
Masolino dell’inizio del XV secolo.
La Basilica Inferiore è ornata dal celeberrimo affresco dell’anno mille
raffigurante la Leggenda di Sisinnio, prezioso perchè i dialoghi tra
i personaggi, riportati nella rappresentazione, sono una delle primissime
testimonianze del volgare italiano (è secondo soltanto all’altrettanto
famoso documento “Sao ke kelle terre…” – So che quelle terre… – l’atto
giudiziario del marzo 960 conservato nel monastero di Montecassino).
Scendendo al terzo livello si raggiunge il Mitreo del III secolo d.C., uno
dei più intatti al mondo, con i triclini laterali e l’ara quadrangolare, con
interessanti rilievi, al centro. Per riuscire, si passa attraverso l’antica
Zecca Imperiale di Roma.

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