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Raffaello,    Galleria Nazionale d’Arte Antica
La Fornarina                               di Palazzo Barberini

                      Palazzo Barberini venne iniziato nel 1625 da Carlo Maderno e Francesco
                      Borromini (sua è la bella scala elicoidale sulla destra della facciata) e completato
                      da Gian Lorenzo Bernini che eseguì la solenne facciata. Il vasto salone al primo
                      piano fu decorato con il Trionfo della Divina Provvidenza, grandioso affresco di
                      Pietro da Cortona.
                      La Galleria Nazionale d’Arte Antica, ospitata nel palazzo, contiene il celebre
                      capolavoro di Raffaello, La Fornarina ovvero il ritratto della donna amata dal
                      giovane pittore, secondo la tradizione Margherita Liuti, figlia di un fornaio con
                      bottega a Trastevere. Fu eseguito verso il 1520 anno della morte dell’artista.
                      Sul braccialetto della fanciulla è chiaramente visibile la firma di Raffaello:
                      RAPHAEL VRBINAS.
                      Famoso è anche il dipinto di Caravaggio, Giuditta che taglia la testa ad Oloferne.
                      La giovane eroina ebrea è ritratta nel momento in cui decapita il generale
                      Oloferne, per salvare la città di Betulia dall’assedio degli Assiri. Meraviglioso
                      è il gioco di luci ed ombre e incredibile appare la calma e la determinazione
                      con cui Giuditta, dopo averlo sedotto ed addormentato, taglia la testa al
                      malcapitato Oloferne. La crudele scena era piuttosto normale nella Roma del
                      Seicento. Caravaggio aveva assistito nel 1599 all’atroce decapitazione della
                      giovane Beatrice Cenci.
                      Altre opere notevoli della galleria sono il Narciso alla fonte di Caravaggio, il Ritratto
                      di Enrico VIII di Hans Holbein, la Madonna col Bambino di Filippo Lippi, La Maddalena
                      di Piero di Cosimo, L’Adultera di Tintoretto, Et in Arcadia Ego di Guercino.

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