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Palazzo Venezia  Palazzo Venezia

                          Fu il primo importante edificio rinascimentale privato costruito a Roma.
                          Nonostante la struttura e la merlatura ancora di carattere medioevale, le
                          ampie finestre crociate al piano nobile sono chiaramente rinascimentali.
                          Di perfezione classica l’androne sulla piazza, con bella volta a botte con
                          lacunari, quasi certamente opera di Leon Battista Alberti. Iniziato nel
                          1455, fu la residenza del cardinale Pietro Barbo, futuro papa Paolo II.
                          Fino al 1797 fu la sede degli ambasciatori della Repubblica di Venezia
                          e successivamente degli ambasciatori di Francia e d’Austria. Durante
                          il ventennio fascista ospitò il Gran Consiglio, e la grande Sala del
                          Mappamondo divenne ufficio di Mussolini. Dal balcone centrale furono
                          pronunciati i numerosi discorsi e annunciata la dichiarazione di guerra.
                          Il museo ospita raccolte di arte decorativa ed applicata: pitture, sculture,
                          ceramiche, smalti, argenti ed arazzi.

                 Palazzo Farnese

                          È uno dei più grandi ed eleganti palazzi rinascimentali romani. Iniziato da
                          Antonio da Sangallo il Giovane (sue sono la facciata principale e quelle
                          laterali), fu completato da Michelangelo (a cui si debbono il possente
                          cornicione, la balconata centrale e gran parte del cortile) e da Giacomo Della
                          Porta che realizzò la facciata posteriore. È sede dell’Ambasciata di Francia
                         e residenza dell’ambasciatore. Spettacolari all’interno sono la Galleria dei
                         Carracci magnificamente affrescata da Annibale e Agostino Carracci e l’Atrio
                          a tre navate opera di Sangallo il Giovane. È aperta al pubblico una volta l’anno
                          e raramente visitabile solo con permesso speciale.
                         Nella piazza sono due fontane gemelle, attribuite a Girolamo Rainaldi.
                          L’acqua zampilla dai grandi gigli farnesiani e ricade nei bacini marmorei,
                          nelle colossali vasche di granito egizio provenienti dalle Terme di Caracalla,
                          e nei sottostanti bacini mistilinei.

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